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"Questo voleva anda' ar cinema..."
 

 

domenica, agosto 31

Nuove emozioni
Immaginate uno spadino di mezzo metro, rovente, con su infilati dei bocconcini di pollo perfettamente arrostiti e aromatizzati. Bene, questo e' quanto ho mangiato al ristorante iraniano "Shandiz" dove Naseer mi ha portato giovedi'. Accompagnato da riso fritto e alcune salsine a base di yogurt acido e una variante del solito nan (vi ho parlato, ecc...). Innaffiato da Coca Cola (Pepsi per Naseer), e terminato da una insalatina di cavolo crudo con una specie di salsa rosa. Non male, non male... il tutto per 18 dollari in due. Naseer dice che e' un posto terribilmente caro, ma visto l'ambiente curatissimo, il servizio, il tipo di ristorante, non credo che in Italia si potrebbe avere la stessa cosa a meno di 20-25 euro a cranio. Pero', si', rispetto agli standard afghani 9 dollari a testa e' certamente una cifrona, per un pranzo.

Situazione stanza e connessione: pessima. Giovedi' tornando dall'ufficio mi sono fatto portare alla guest house2 per vedere se la MIA stanza si era liberata, ma purtroppo era ancora occupata (da non so chi, tra l'altro...). Il manager non c'era, cosi' ho potuto parlare solo con qualcuno dei ragazzi che sono qui (per la maggior parte autisti e custodi). Alla fine la scelta era fra tornare alla tristissima gh5, oppure occupare una delle stanze momentaneamente libere... e cosi' ho fatto. Ho preso possesso della stanza di Susan, che era in RnR. Niente connessione, ma sicuramente meglio di quel tugurio della 5...
Il problema e' esploso oggi, quando Susan e' tornata... c'era anche il manager (tale Hasmat, abbreviazione di Hasmatullah), che si e' beccato un cazziatone da: (1) Susan, che ha trovato la sua stanza occupata; (2) Jolanda, che ha preso le parti mie e di Susan; (3) Ayoub, che e' il responsabile amministrativo della guest house; (4) Sangval, che e' la thailandese che mangia come un bue, perche' anche lei e' tornata oggi, e anche la sua stanza e' occupata. In mezzo a tutto questo bailamme sono riuscito a capire che non e' la prima volta che questo succede, e che Hasmat si era gia' beccato cazziatoni in passato. Comunque. Alla fine e' venuto da me praticamente in ginocchio chiedendomi di pazientare ancora alcuni giorni. Non riesco a capire perche' non possa far andare via l'abusivo della 10... deve essere qualcuno tipo il braccio destro di Allah, o qualcosa del genere. Mi ha chiesto di trasferirmi ancora alcuni giorni alla 5, richiesta che ho nettamente rifiutato. Alla fine ci siamo accordati per la 7, la stanza di una olandesona di un metro e ottanta di nome Frauke, al momento in RnR. E' partita ieri e torna fra una settimana. Comunque ho aggiunto la mia cazziata alle quattro precedenti, dicendo che ho bisogno della connessione per lavorare, che non e' questo il modo di comportarsi, che e' stato estremamente scorretto, che non potendo lavorare sto perdendo soldi, ecc. ecc. Tutto vero tranne l'ultima, ma tant'e'....

Comunque ora sono qui nella 7, in attesa di riprendere possesso della 10. Il che avverra' "fra tre giorni", come dice Hasmat il cazzaro. Fermo restando che se fra tre giorni io non sono nella 10, la sesta cazziata rimarra' nella storia...


Pakistan-Afghanistan 4 a 3
Ancora sulle diversita' afghano-pakistane. Come sapete, nel tornare mi sono fermato un giorno a Islamabad, in una guest house della WFP, e ho avuto il piacere di mangiare qualcosa di pakistano. Be', non sono riuscito a distinguerlo dal messicano. Mi hanno portato un trito di carne (manzo?) molto speziato, piccante al punto giusto, e delle sfoglie morbide molto simili alle tortillas messicane. Ho messo la carne sulle sfoglie, ho arrotolato il tutto, et voila', ecco pronti dei tacos niente male... se a ottobre ci ripasso, ci rifaccio volentieri.

Un'altra cosa che ho notato. Mentre l'omino mi accompagnava all'aeroporto, ha acceso la radio. C'era un programma di musica del tutto simile a quelli delle nostre parti (a parte l'agghiacciante musica indo-pakistana-arabo-afghana trasmessa)... e a un certo punto un ascoltatore ha chiamato il dee-jay al telefono! Sembra una cosa stupida... ma in un mese e mezzo di radio afghana, non e' mai successo! Il che la dice lunga sulla situazione delle comunicazioni afghane. Credo di avervi gia' detto che qui solo una persona su 625 ha accesso a un servizio telefonico... e probabilmente questa persona non ascolta la radio...


Altre foto
Approfitto per mostrarvi l'agriturismo dove siamo stati con Alina, e la splendida piscina con vista sulla vallata e sul lago Trasimeno. Pero', visto che le stanze disponibili sono poche, non vi dico dov'e' questo posto, se no la prossima volta che ci voglio tornare me lo trovo occupato...
E tanto perche' ci sono, vi faccio pure vedere un angolo della stanza dell'hotel Emirates a Dubai. Purtroppo non ho potuto fare riprese nella hall e nel ristorante, perche' meritavano... magari la prossima volta!



giovedì, agosto 28

Umorismo (?) afghano
Torno per un attimo sull'umorismo (?) afghano, perche' mi hanno raccontato due barzellette (?) che vorrei proporvi, per vedere se sono io che sono stupido e non mi fanno ridere, oppure se proprio c'e' qualcosa che non va...

Prima barzelletta (?). Uno straniero entra in un ristorante afghano. Non parla una parola di Dari, quindi indica una cosa a caso sul menu. Dopo un po' il cameriere torna con un qualche tipo di carne nel piatto. Il cliente guarda sospettoso il piatto, poi guarda il cameriere, poi guarda nuovamente il piatto, poco convinto, e infine, indicando la carne col dito, si rivolge al cameriere e fa: "Muuuuu?". Il cameriere scuote la testa. Allora il cliente ci riprova, e fa: "Beeeeee?". Il cameriere scuote la testa. Il cliente allora prova con "Cooo cococooo?". Ancora scuotimento di testa. A questo punto il cliente si arrende, guarda il cameriere con aria interrogativa, e questi gli fa: "Bau bau bau!".

Seconda barzelletta (?). Un bimbo piange disperatamente. Una signora lo vede e gli chiede quale sia il problema. Il bimbo risponde che piange perche' la sua gallina e' morta. Allora la signora (per motivi che sinceramente mi sfuggono) gli dice: "Pochi giorni fa e' morto mio padre, e io non ho mica pianto cosi' tanto!". E il bimbo: "Si', ma tuo padre non faceva la uova!"

Ora. A parte la presenza, implicita o esplicita, di polli anche nelle barzellette (?)... ma dico io, a voi queste porcate fanno ridere?



mercoledì, agosto 27

Ritorno in prima linea
Benebenebene, rieccoci qui. Cosa e' successo in questi giorni? Un sacco di cose. Sono partito per la mia settimana di RnR, cioe' la settimana di ferie pagate cui si ha diritto ogni sei settimane di permanenza in Afghanistan. Dove sono stato? Ma a casina, naturalmente! Un paio di giorni a casa, tre giorni in agriturismo in Umbria con Alessandra, un posto eccezionale (appena posso posto anche le foto). Il viaggio di andata gia' lo conoscete (spiaggiato a Dubai, valigia in meno, ecc. Per inciso, la valigia mi e' arrivata direttamente a casa il giorno dopo. Molto efficienti, nella loro inefficienza...). Il viaggio di ritorno non ha molto da raccontare. Tutto e' andato perfettamente, incredibile ma vero. Partito da Roma in orario, arrivato a Dubai in orario, ripartito da Dubai in orario, arrivato a Islamabad in orario. Qui avrebbero potuto cominciare i problemi, visto che anche stavolta non avevo avuto conferme ne' dalla guest house che avevo contattato, ne' avevo notizie del biglietto per Kabul. Ma all'aeroporto c'era omino con vettura, che mi ha portato alla guest house, e il giorno stesso ho potuto andare negli uffici UN a prendermi il biglietto. Piece of cake, come dicono da certe parti...

Partito da Islamabad in orario (15 minuti solamente tra l'inizio dell'imbarco e il decollo!), arrivato a Kabul in orario, ho trovato Naseer ad aspettarmi, con "Welcome" inspiegabilmente scritto su una mano... umorismo afghano, probabilmente... infatti non l'ho capita.
Unica nota negativa (e manco poco...). Arrivo alla guest house 2 e il simpatico (un po' viscido) manager mi dice che la mia stanza (Home of PUFFF!) e' occupata da un altro ospite, e lo sara' "al massimo" per tre giorni. E dove vengo sbattuto, indovinate un po'? Esatto... Guest house 5... la stessa pulciarissima guest house dove venni piazzato al mio arrivo, due mesi fa. In una stanza anche peggiore della numero 6 che ricordavo con terrore. Non c'e' un tavolo. Non c'e' una sedia. C'e' una sola presa di corrente, e nessuna spina multipla, per cui o uso il computer, o uso il ventilatore, ma non tutti e due insieme. Ovviamente la connessione Internet e' un pio desiderio. Pero c'e' da dire che nel frattempo hanno messo un computer pubblico qui nel "salone", ed e' proprio da qui che in questo momento sto scrivendo. Sono le 7 di mattina, e sto aspettando la macchina per andare in ufficio...

Tornare qui e' stato un po' come ritrovare dei vecchi amici... Vi ricordate del fan di Toto COtOgno? E' ancora qui, e mi ha salutato come un vecchio commilitone ritrovato dopo anni (si ricordava persino il mio nome). E che dire del manager della casa? Ancora piu' viscido e infido di come lo ricordavo, anche lui tutto sorrisi e con uno sguardo del tipo "Te l'avevo detto che saresti ritornato"...



martedì, agosto 19

Vacanze romane
Finalmente, eccomi qui a casetta. Con un giorno di ritardo e una valigia in meno... e si', perche' il ritardo dell'aereo a Islambad e' costato la perdita della coincidenza Dubai-Roma, e soggiorno forzato a Dubai a spese della Emirates. Ripartito questa mattina (con sveglia alle 0500...) sono finalmente sbarcato in suolo patrio alle 12.00 locali, trovando che ovviamente nel trambusto la Emirates ha lasciato una mia valigia a Dubai. Spero me la mandino domani o al massimo dopodomani, perche' c'e' un sacco di roba da lavare... e tutti i miei vestiti.

Ieri in albergo ho scritto due righe che non sono riuscito a pubblicare, ve le ripropongo qui.

Fenomeni entropici
Vabbe'. Suppongo che pretendere che, in una lunga catena di eventi, ogni anello si comporti bene, sia contrario alla teoria dell'entropia in aumento. Ovviamente qualcosa doveva andare storto, ma tutto sommato non posso lamentarmi. In questo momento mi trovo a Dubai, in un hotel a n stelle, con n grande a piacere, a spese delle Emirates Airlines. E' successo che il ritardo del volo da Islambad (tre ore!) ha fatto si' che perdessi la coincidenza per Roma. Per cui, eccomi bloccato qui per 24 ore.
Devo dire che non e' male. Il posto e' molto elegante, la stanza e' molto bella, il cibo ottimo e abbondante, ed e' forse proprio qui che hanno commesso il loro errore fondamentale: i pasti sono a buffet, ossia "mangia tutto cio' che puoi"... e almeno per quanto riguarda questo pranzo, il mio dovere l'ho fatto. Anche qui ho trovato riso con pollo (da non crederci!), tuttavia molto diverso da quello afghano: molto piu' saporito, piu' speziato, piu' piccante. Piu' buono. A seguire, un paio di fette di qualcosa simile allo stufato, con patate al forno e, per non saper ne' leggere ne' scrivere, una porzione di lasagna vegetale decisamente ottima. Ma e' con il dolce finale che si e' raggiunto l'apice. Macedonia con crema, un plum cake farcito con crema e ricoperto di panna, una crostata di pere morbidissima come piace a me (non "sbrisolona", per intenderci...), piu' una sorta di crema all'uovo con panna. Non male. Non male.

Certo che non era cominciata cosi'... a parte le 5 ore 5 passata su una sedia del tristissimo aeroporto di Islamabad, e a parte le 3 e passa ore di volo con un incessante concerto di bimbi per pianto e strillo solista, arrivare a Dubai (ennesima, tragica, interminabile trafila di controlli) e trovare un omone di colore che si chiama Justus che ti dice, senza un minimo di tatto, che il primo volo disponibile e' "domattina", non e' il modo migliore per apprezzare la permanenza in una citta'. Fortunatamente mi hanno spiaggiato qui all' Emirates Millenium Airport Hotel, che non e' proprio un alberghetto qualunque.
Purtuttavia, sono arrivato abbastanza incazzato, per dirla con un francesismo, e non credo di essere rimasto particolarmente simpatico al receptionist. Ha esordito con un sorriso a 32 denti (magari averne di piu', avra' pensato) e un roboante "GOOD MORNING, SIR!". L'ho guardato fisso per un attimo, come un leone doveva guardare la sua vittima nell'arena, e gli ho muggito contro un acidissimo "What makes you think it's good?" che gli ha congelato il sorriso in faccia. E' rimasto un attimo interdetto, poi da gran professionista si e' ripreso. Mi ha messo in mano quattro buoni pasto: pranzo, cena, colazione e un "light refreshment" che devo ancora capire ched'e'. Chiave della stanza, e saluti. Il mio primo pensiero e' stato che tre persone stavano per partire da Roma e da Tagliacozzo per andare a Fiumicino a prendermi. Telefono, mi sono detto. Ottimo. Chiamo la reception e dico che voglio fare una internazionale in Italia. Mi rispondono, senza pensare alle conseguenze, che per fare chiamate non locali devo prima versare un deposito. Potete immaginare con che stato d'animo sono sceso giu' alla reception di persona. Ho puntato direttamente "Sorriso" e gli ho vomitato in faccia qualcosa del tipo "Senta, lei, devo assolutamente fare una telefonata, piu' che urgentemente, per avvertire certe persone dei disservizi della vostra compagnia!". Non so se e' stato il tono della voce, lo sguardo assassino, o la semantica della dichiarazione, ma il tipo ha evidentemente convenuto che assecondarmi era la cosa migliore. Mi ha passato un telefono, sempre sorridendo (da gran professionista), cosi' ho potuto avvertire i genitori del fattaccio. Ho pensato dopo che non avevo la piu' pallida idea di che ora fosse a Roma, e infatti mi sa che ho svegliato qualcuno, a giudicare dalla voce... Dopo di che, Il gran professionista ha avuto una caduta di stile e ha compiuto il suo errore piu' grande. Mi guarda e mi fa, con quel suo sorriso odioso: "Sono 7 dinari".

Ora, non e' certo una cifra esorbitante (circa 2 dollari), ma e' stato chiaramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Gli ho piazzato una scenata come raramente ne ho fatte in vita mia. Gli ho "detto" (perche' "dire" forse e' un po'... ehm... eufemistico...) che se mi trovavo spiaggiato qui (ho proprio usato "stranded"!) era per colpa loro, e se stavo perdendo un giorno di lavoro era per colpa loro, e che nessuno avrebbe ripagato ME per questo giorno perso, anche se a rigore doveva essere la Emirates a farlo, e lo sa quanto vale un mio giorno di lavoro? 250 dinari (cifra un po' inventata li' per li', dopo un nanosecondo di calcoli mentali... a quanto pare il mio subconscio valuta una mia giornata in 70 euro circa), per cui a questo punto era la Emirates che mi doveva circa 243 dinari... non essendo palesemente abituato ad avere di fronte un cliente italiano incazzato (francesismo), Sorriso ha pensato bene di lasciar perdere, dicendo (da gran professionista) "Ha ragione, diciamo che la telefonata gliela offre la Emirates". Sempre sorridendo. Davvero un gran professionista.

Stavo per dirgli che s'era proprio sprecata, la Emirates, ma dopo tutto non sono un tipo polemico, e ho lasciato stare....



lunedì, agosto 18

In viaggio! (reprise)
Che altro dire di questo viaggio? Un omino della WFP mi e' venuto a prendere all'aereoporto quando sono arrivato, addirittura con una macchina di servizio (il che non propriamente regolare: visto che sono in ferie pagate, tutte le spese, trasporti compresi, sarebbero a carico mio. Ma forse, il fatto che qui non ho detto a nessuno che sono in ferie ha avuto il suo peso... :>>>>)
Comunque, questo omino aveva persino con se' il mio biglietto per Roma e ritorno (l'odissea di questo biglietto me la faccio spiegare bene dai miei e da Alessandra, che l'hanno vissuta in prima persona, e poi magari ve la riassumo). Mi ha portato in una guest house bellissima, tipo hotel, con una stanza molto bella (piu' tardi mettero' una foto), dove ho mangiato del riso con montone, ho dormito, ho guardato la televisione. Il tutto per 29 dollari, quando mi aspettavo molto, molto di piu'. A mezzanotte e mezza un altro autista e' venuto a prendermi e mi ha portato di nuovo qui. In pratica, tutta questa giornata mi e' costata 29 dollari. Ci si puo' stare...

L'aereoporto fa un po' schifo, la gente e' scorbutica e antipatica. E c'e' una quantita' di controlli infinita! Prima c'e' il controllo della dogana, dove mi hanno fatto aprire la valigia e mi hanno chiesto se dentro ci fossero tappeti, come se invece di una valigia avessi il bagagliaio di una Thema. Poi i bagagli e i viaggiatori passano ai raggi X. Poi c'e' il controllo passaporti. Poi il check in, seguito da un ulteriore controllo passaporti. Tra il check in e il controllo, una donnona dell'esercito mi ha ricontrollato il passaporto. Il passaporto viene controllato altre due volte, e infine, dopo una quantita' industriale di timbri dappertutto (anche sul bagaglio a mano!) si arriva alla sala di aspetto, dove mi trovo ora, con un paio di terminali pubblici. Ma visto che intorno a me c'e' gente inferocita perche' ne sto occupando uno da mezz'ora, adesso vi lascio. Non vorrei causare un incidente diplomatico.... a domani (da Roma!!!).


In viaggio!
Saluti da Islamabad. E si', perche' in questo momento (sono circa le 02.35) mi trovo nel fetecchioso aereoporto di "Islamabad the Beautiful", in Pakistan. Sto aspettando l'aereo che mi portera' a Dubai, e da qui a Roma. STO ARRIVANDO, per una chickenless week di tutto riposo. Non ho avvertito tutti di questo mio ritorno - non me ne vogliate, tanto ho le giornate gia' impegnate e non ci potremmo comunque vedere...
Torniamo a Islamabad. Il cambio Kabul-Islamabad e' come il cambio tra la notte e il giorno. Questa e' una citta' "vera", con strade vere, segnaletica, tanto verde, persino un piano urbanistico. E' divisa in settori numerati con lettere e cifre, come nella battaglia navale. Per trovare un indirizzo bisogna sapere anche il settore, ad esempio F7. Dopodiche', ogni settore e' diviso in quattro quadranti, per cui bisogna sapere anche il quadrante, e l'indirizzo diventa tipo F/7-1. Poi si trova la strada. Carino, eh? E' come il Tuttocitta', solo che non e' stampato...

Da quanto ho potuto vedere, il Pakistan e' molto piu' simpatico dell'Afghanistan, c'e' molto piu' verde. Certo, pare sia anche un covo di Talebani, e tra Afghanistan e Pakistan non corre certo buon sangue. Pero' e' nettamente piu' "civilizzato", la gente sembra piu' in salute, parla un inglese nettamente migliore,e anche l'aria e' migliore. Vabbe' che dopo sei settimana della cacca secca sublimata afghana, qualunque aria sembrerebbe migliore..

Questa della cacca secca forse va spiegata meglio. C'e' stata una ricerca fatta dall'OMS tempo fa, e pare che Kabul sia una delle citta' piu' inquinate del mondo. A vedere i fumi di scarico delle auto, dei camion e dei pullmann la cosa non stupisce... ma la ragione sarebbe un'altra. In quella simpatica citta' vige la comune abitudine di fare i propri bisogni dove capita. Namely, per strada. Mancando completamente un servizio fognario, ed essendo molto caldo ma per niente umido, secondo l'OMS i bisognini cosi' prodotti non si... ehm... "disfano", bensi' si seccano e si polverizzano. Questa polvere entra in circolo nell'aria, quell'aria che si respira tutti i giorni. Questa teoria in realta' spiegherebbe anche quel certo cattivo odore di cui vi ho parlato piu' volte. Fortuna che ci devo stare solo tre mesi...



giovedì, agosto 14

Appendice
Oggi mi ha preso a scrivere... e che volete, ogni tanto...

Dimenticavo un paio di episodi simpatici. Il primo, al "Marco Polo". Ci eravamo appena seduti, ed ecco che entrano una mezza dozzina di soldati in mimetica, con tanto di pistole e mitra. Francesi, suppongo. Non hanno fatto nulla, ovviamente, tranne sedersi al tavolo accanto al nostro e mangiare. Pero' fa un effetto strano, proprio strano, mangiare con accanto militari in assetto di guerra, con i mitra e tutto... Curioso, anche dopo quindici mesi di miltare in cui ho smontato, rimontato e sparato di tutto, dalla bomba a mano alla pistola, al fucile, al mitra, al cannone 40/70... eppure mi fa un po' effetto. Sara' che questi sono soldati "veri", che rischiano la vita sul serio, in una zona non proprio tranquilla....

Un'altra cosa a cui non mi sono abituato e mai mi abituero' e il burqa. Mi sembra di vedere dei fantasmi, con questi lenzuoli svolazzanti, tutti coperti dalla testa ai piedi... e poi quella "griglia" sulla faccia mi sa proprio di non so che. Gia' di per se' non e' un bello spettacolo... ma la mattina alle 7.30, quando prendo l'auto per andare in ufficio e sono ancora mezzo assonnato, e magari ad un semaforo ci si ferma, volto la testa per guardare fuori... e mi vedo quella inquietante grata a venti centimetri dalla faccia, con dentro qualcuno che chiede l'elemosina... insomma, cosi' a caldo mi vengono in mente almeno una decina di modi migliori di iniziare una giornata.

Per inciso, l'altro ieri stavo in macchina e mi e' venuto di pensare che non avevo la cintura allacciata... chissa' se qualche vigile avrebbe avuto qualcosa da dire... mi sono girato, e accanto a noi c'era una macchina con SETTE persone a bordo, due motociclisti senza casco, e una bicicletta con TRE persone sopra...


Aggiornamenti afghani
Continuano ad arrivare rapporti di vario tipo sulla situazione afghana. Iniziamo con le buone notizie: pare che il raccolto di cereali di quest'anno sia stato eccezionale, piu' del 50% in piu' dell'anno scorso. Pero' ci sono ancora molte zone in cui la gente soffre la fame. Fondamentalmente si tratta di un problema di comunicazione. Alcune zone sono in montagna, difficili da raggiungere, anche perche' le strade sono ancora pericolose. Qualche giorno fa parecchie persone, intorno alla ventina, sono rimaste uccise in un attacco di guerriglia in un villaggio a sud.
C'e' anche una campagna per la clorizzazione di 17.500 pozzi qui a Kabul nei prossimi tre mesi. Secondo le statistiche, il 50% dei bambini che muoiono prima dei 5 anni muore a causa della diarrea e di altre malattie dovute all'acqua inquinata.
Dal punto di vista sicurezza, il livello di attenzione rimane alto. Girano ancora le penne esplosive, e si segnalano anche casi in cui bibite fredde sono state offerte agli internazionali. Ovviamente bibite drogate, per cui gli imbecilli si sono trovati completamente ripuliti... si', mamma, stai tranquilla, non accetto nulla dagli sconosciuti....


Carne fresca
Vi ho mai parlato di Mustafa, che qui e' un nome tipico, un po' come potrebbe essere Giovanni in Italia? Mustafa e' un ragazzetto che avra' forse vent'anni ed e' qui per diventare il vice di Naseer, il quale di per lui ha intenzioni bellicose... vorrebbe andare via, magari in Europa, e comunque trovare lavoro altrove. Non si sente apprezzato. Diciamo che e' sveglio, pero' gli manca un sacco di esperienza... oggi si e' installato Visual Basic e sta facendo i suoi primi passi. Con la rete se la cava, ma dal punto di vista della programmazione e' un disastro. Non mi e' di molto aiuto, invero. In questi giorni gli ho dato l'incarico di disegnare l'interfaccia grafica del database, dandogli un po' di linee guida... sai, Naseer, i colori sono importanti, il feedback all'utente, la simmetria, il layout... Ha disegnato quattro o cinque maschere, e non ne ha fatte due uguali. Ma nemmeno due che si somiglino almeno un po'... ho dovuto rifare tutto. E non vi dico che colori ha usato...

Si diceva di Mustafa (che si pronuncia Mustàfa, e non Mustafà, come nei cartoni animati e nei film sugli arabi degli anni venti). Anche lui e' abbastanza sveglio, e anche lui e' un disastro con la programmazione e con il design di interfacce... Pero' e' simpatico, anche se tende a ridere come Raffaella Carra', portandosi le mani alla bocca. Ieri siamo rimasti un po' a chiacchierare del piu' e del meno e mi ha raccontato di quando qui c'erano i talebani. Faccio ancora fatica a pensare che queste persone con cui chiacchiero tutti i giorni erano qui, chi piu' chi meno, in quegli anni... mi ha raccontato che erano una specie di animali, con le barbe e i capelli lunghi, incolti e sporchi, perche' neanche si lavavano. Trattavano chiunque con disprezzo. Lui una volta stava uscendo da una moschea dopo aver pregato, e uno di questi bei tipi lo ha bloccato imponendogli di tornare dentro e pregare con lui. Guai a rifiutarsi, si rischiava grosso... qualunque cosa era presa come offesa grave alla religione e poteva costare molto, molto caro...

Oggi a pranzo Naseer mi ha portato a un ristorante che pare, giusto a proposito, fosse l'unico ristorante aperto durante gli anni talebani. Si chiama "Marco Polo" (ma non ci sono Italiani), e ho mangiato Kebab... per l'esattezza, Chicken Kebab... che tristezza...
Chiacchierando del piu' e del meno ho saputo che la sua giovane mogliettina non veste il burqa e studia matematica all'Universita'. Forse, in fondo in fondo, i "padroni del mondo" qualcosa di buono l'hanno portato...


Scambi culturali
Mi giunge una voce da lontano... una mail di Stefano e Alessandra che si trovano in India (di che mi lamento, io...!). Anche loro hanno avuto la bella pensata di scrivere un blog, suppongo grazie alla teknologhia made in Stefano che riesce a collegarsi anche in mezzo al deserto indiano... L'indirizzo lo trovate qui nel menu a destra.
Da Kabul nessuna novita' di rilievo, tranne il fatto che domenica forse riesco a partire per la mia R&R. Dicesi R&R una settimana di ferie pagate, cui si ha diritto ogni sei settimane di permanenza in Afghanistan. Per cui, se si conclude l'odissea del biglietto che non vi sto a raccontare perche' e' troppo lunga, si da' il caso che dal 18 al 23 io sia a Roma... :)))
Quindi in quel periodo il blog non verra' aggiornato. Spero che sopravviverete... nel frattempo vi potete leggere quello di Stefano e Alessandra...



lunedì, agosto 11

Retromarcia
Qui fino a poco fa c'erano alcune righe sul Corano, e qualcuno di voi ha fatto senz'altro in tempo a leggerle. Spero che la maggior parte di quelli che l'hanno fatto l'abbiano preso per quel che era e che voleva essere, ossia un beve intervento allegro, senza impegno, di facile e leggero umorismo, e simpatica dissacrazione. Pero' mi sono arrivate delle lamentele, e tutto sommato ho pensato che quando si tocca un argomento come la religione, bisogna stare molto attenti, perche' la gente si offende facilmente. D'altra parte, se volete litigare con qualcuno, non dovete far altro che scegliere un argomento a caso tra religione, politica e squadre di calcio.
Sia come sia, a quanto pare non sono stato capace di renderlo sufficientemente allegro e ironico, visto che qualcuno se l'e' presa a male, e quindi mi e' sembrato il caso di toglierlo di mezzo. Chiedo scusa se qualcuno si e' offeso, non era certo questa l'intenzione. Per il futuro, continuero' a parlare di cio' che mi riesce meglio, ossia di polli e di nan (vi ho parlato del nan, che qui e' il pane tradizionale, un po' come potrebbe essere la rosetta in Italia?)



domenica, agosto 10

Cavalli di Frisia e supermercati
Andando in ufficio stamattina abbiamo avuto la bella sorpresa di trovare tutta la strada bloccata con barricate, mezzi leggeri e pesanti, filo spinato ovunque, e un sacco di militari tedeschi in mimetica da deserto (quella bella color sabbia, picchiettata di puntini verdi, marroni e neri) con fucili e mitra spianati. Li' per li' abbiamo pensato a una rivolta popolare, o a un colpo di stato di un manipolo di polli disperati. Ma poi si e' scoperto che in realta' domani mattina c'e' una cerimonia per il cambio di comando dell'ISAF. Suppongo che i tedeschi vadano via, sostituiti da chissa' chi. Ovviamente la cerimonia e' proprio davanti i nostri uffici...
In teoria domani la strada e' bloccata, per cui le macchine ci fermeranno in qualche strada vicina, e dovremo andare a piedi, farci riconoscere tramite la nostra ID Card e passare in mezzo a tutto questo bailamme. Portero' la telecamera... speriamo che nessuno si alteri e che non mi sparino...

Oggi abbiamo fatto una cosa che non dovevamo fare. Con Naseer ci ha preso la smania di andare al "Supreme", una specie di supermercato gestito dall'ISAF, se non ho capito male, cosi' abbiamo preso una macchina di servizio e ci siamo fatti portare li'. E' in periferia, proprio accanto a un aereoporto in mano ai militari inglesi, che abbiamo visto lavorare a rifare recinzioni e chissa' che altro. In realta' non c'e' proprio in gran che... l'unica cosa di cui abbonda e' alcolici. Una quantita' industriale di bottiglie di vino, whisky, vodka, gin e quant'altro. Anzi, se qualcuno di voi mi fa sapere quanto costano a Roma, posso fare un confronto, e magari pensare di riportare qualcosa... Abbiamo fatto un giretto, e ho comprato un sacchetto di mele e (non ho resistito!) una bottiglia di vino. Gia' che c'ero, ne ho preso uno che non ho mai bevuto. Australiano.
Inoltre abbiamo preso una cassetta di birra per l'ufficio. E si', perche' il nostro bravo Naseer la birra la beve, eccome! Ha anche promesso di portare del ghiaccio per metterla in fresco... questa voglio proprio vederla. Per inciso, ha iniziato a fare un caldo pazzesco. Il fatto che non sia umido aiuta, nel senso che non e' soffocante come immagino sia a Roma in questi giorni. Pero', unito al fatto che siamo comunque a 2000 metri di quota.... porca miseria, quanto picchia 'sto sole! Stasera mi da' un po' fastidio il collo... domani mi porto la crema protettiva!




venerdì, agosto 8

Annunci di lavoro
Per chiunque fosse interessato: sono disponibili cinque posti di lavoro di carattere amministrativo nella WFP:
  • Administration Officer, un anno, 3680 dollari netti al mese
  • Voter Registration Prog Manager, un anno, 6490 dollari netti al mese
  • Finance Officer, un anno, 3680 dollari netti al mese
  • Contracting Office, un anno, 3680 dollari netti al mese
  • Human Resources Officer, un anno, 3680 dollari netti al mese
Sede di lavoro Kabul. Disponibilita' immediata. Se qualcuno e' interessato, mi mandi una mail...


Pranzi
Un altro venerdi'... il quarto, se non erro. E' gia' passato piu' di un mese.
Sono riuscito a fare qualche secondo di ripresa di uno dei nostri tipici pranzi afghani, da cui ho estratto una piccola foto. Non si vede molto, ma forse abbastanza... il tipo a sinistra e' Rocco lo Zozzo, quello che ci porta il pranzo tutti i giorni. Il pranzo e' praticamente sempre lo stesso, a seconda del giorno: abbiamo il Chicken Piece, che e' stato il mio primo impatto col pollo fritto. E' una scatoletta di cartoncino leggero che contiene una coscia con sopraccoscia di pollo, fritta, con una crosticina abbastanza spessa e piccante, in compagnia di patatine fritte e una bustina di kecthup. La scatola e' identica a quella che compare nella foto.
Poi abbiamo il Chief Burger, che e' quello che Rocco sta mangiando nella foto: un paninazzo all'olio incartato in carta oleata (sudicia), imbottito di pezzetti di pollo con le solite spezie non identificate (ne' identificabili), patatine fritte e ketchup. Il tutto arriva insieme a una bustina di plastica con dentro una sorta di insalata russa, fatta di pezzetti di patate bollite, carote lesse, maionese e quant'altro. Rocco ci fornisce anche piattini e cucchiaini (vedi foto).
Infine, il mio preferito.... kebab! Si presenta come una mezza metrata di sfoglia di nan (vi ho parlato del nan, eccetera...), su cui sono adagiati diversi pezzetti di carne ignota. Il tutto e' avvolto in vera carta di giornale afghano, zozza come a che..... il che conferisce alla pietanza quella sua caratteristica sapidita' e un lieve sentore di inchiostro che esalta il gusto dei bei pezzi di grasso che c'e' dentro...
Un'alternativa e' data dal mezzo chilo di riso che il Grande Puffo, a destra nella foto, sta mangiando. L'ho provato ieri, e non e' male, ci mettono anche l'uva passa. Da bere, vasta scelta tra Coca Cola, Sprite e Fanta. Insomma, kebab a parte, potrei trovare le stesse cose in un qualunque McDonald's. Mah. Forse gli Americani qualche danno l'hanno fatto sul serio...



giovedì, agosto 7

Quasi senza parole...
Un altro inghiottito dal fenomeno Pufff!. Pero', voglio dire, ci dovrebbe essere un limite... ma uno che fa una ricerca cosi' vorrei proprio conoscerlo...


Colpo di scena
Oggi per la prima volta da quando sono arrivato (un mese ieri... come passa il tempo!) ho incontrato Susana, il Country Office Director, praticamente l'emanazione stessa della WFP in Afghanistan, il grande, temuto e rispettato capo del Country Office piu' importante del paese... e improvvisamente si sono chiarite molte cose. Ad esempio, si e' chiarito perche' il nome Susana mi suonava in qualche modo familiare, tanto da associarlo alla prima Susan che ho incontrato. Si e' chiarito anche un po' di piu' il perche' si sia arrivati a me... ebbene si', perche' il grande capo Susana io gia' la conoscevo...

Ci siamo conosciuti l'anno scorso alla WFP di Roma durante un lavoro che abbiamo fatto per loro. Lavoro che, a quanto pare, le piacque molto, visto che mi ha detto di aver personalmente approvato la mia candidatura a questa consulenza. Ovviamente la familiarita' con cui mi sono rivolto al Grande Manitu' ha lasciato un po' di stucco i poveri mortali che erano intorno a noi... abbiamo chiacchierato del piu' e del meno, del lavoro che sto facendo, delle sue aspettative.

Intanto continuano ad arrivare periodicamente bollettini sull'attivita' WFP e sulla sicurezza. Pare che il problema maggiore siano certe vagonate di biscotti che giacciono nei magazzini e non si riesce a smaltire, e adesso stanno scadendo. Lunedi' c'e' un brainstorming per tirar fuori qualche idea risolutiva. Se qualcuno di voi ne ha una e vuole diventare consulente WFP, mi mandi una mail...
Sul fronte sicurezza, si registrano sei militari afghani e un conducente morti in un agguato talebano in una provincia del sud. Pare che i guerriglieri talebani continuino a produrre morti un po' qui e un po la'. E pare anche (ma non so se dovrei dirlo) che siano protetti e addirittura addestrati in Pakistan, che e' stato il principale sostenitore dei Talebani fino alla loro "fine", nel 2001.
Che altro... vediamo... a fine luglio una inondazione a nord di Kabul ha causato 30 morti. Una piccola sommossa sedata dalla polizia a Kandahar, che praticamente e' ancora in mano ai Talebani. Comunicazioni difficili con Khost, a sud, per un ponte fatto saltare con l'esplosivo. Tutto nella norma. Ah, gia', un allarme sicurezza qui a Kabul. Pare che qualche buontempone si diverta a regalare penne esplosive agli stranieri che incontra. Un po' come Unabomber, ma con un approccio piu' confidenziale... la penna esplode quando si cerca di aprirla per scrivere. Ci e' stato raccomandato di non accettare penne dagli sconosciuti, ma in fondo questa cosa ce la insegnano da quando siamo piccoli...

Infine, una notizia curiosa, che probabilmente gia' saprete. Almeno immagino, visto che e' la tipica notizia da telegiornale estivo, ma qui il telegiornale italiano non lo vedo, per cui non so. Pare che il 27 agosto, all'incirca a mezzanotte e mezza, Marte sara' al perigeo della sua orbita. In pratica sara' talmente vicino (34,649,589 miglia) che sara' chiaramente visibile a occhio nudo. Con un misero ingrandimento del 75x apparira' grande addirittura quanto la luna ad occhio nudo. Sara' come avere due lune in cielo. Dicono che questo evento accade solo una volta ogni 5000 anni minimo. Il che vuol dire che nessuno, nella storia "registrata", l'ha mai visto, e nessuno lo vedra' piu' per almeno 5000 anni... e noi invece ce l'abbiamo disponibile fra 20 giorni. Strana, la vita, eh?



mercoledì, agosto 6

Investigazioni
Va bene, va bene, spiritosoni.... allora, chi di voi bastardi ha fatto questa e quest'altra ricerca???



lunedì, agosto 4

Il grande Pufff! nero...
Pufff! miete un'altra vittima! Anche questo povero ignaro viandante e' finito nel Grande Vortice che tutto inghiotte....
C'e' stato anche qualcuno che ha fatto una ricerca troppo strana.... secondo me e' stato qualcuno di voi...


Misteri gaudiosi afghani
Cose che non esistono a Kabul (quanto meno, non le ho mai viste).
  • Afghani grassi
  • Giovani tra gli 8-10 e i 20-25 anni
  • Medici, financo stregoni
  • Cani (ne ho visto uno, ma era di un tedesco)
  • Macchine che non siano Toyota
  • Burqua che non siano blu/azzurri/celesti
  • Bimbe brutte
  • Uomini belli
  • Due vigili con la divisa identica
  • Regole per la guida
  • Elementari norme igieniche
  • Un'alternativa al nan (vi ho parlato del nan, ecc....)
  • Una barzelletta che faccia ridere
  • Polli vivi. O quanto meno crudi.



sabato, agosto 2

Panoramica
Mi e' sovvenuto un pensiero. Io qui ormai sono entrato in una certa routine, e do' molte cose piu' o meno per scontate; ma voi, laggiu', non sapete praticamente nulla di quello che faccio durante il giorno, dei posti che frequento, della guest house e cosi' via. Si', lo so, magari in questo istante si e' sollevato un coro di "E un bel chi se ne frega non ce lo metti?".... Pero', secondo logica, se non ve ne fregasse nulla, non stareste qui a leggere queste righe...
Percio' eccomi qui con una bella carrellata di foto, sperando di darvi un'idea dell'ambiente. Partiamo da qui: la mia stanzetta alla guest house 2, la stanza numero 10, in particolare la sedia dove sono seduto in questo momento... si', ehm... quelli che vedete sono i miei jeans. Non sono mai stato molto attento a dove metto le cose....
La porta in fondo da' sul bagno (che per ora vi risparmio), e le bottiglie d'acqua che vedete poggiano su un potentissimo frigo, che ho dovuto mettere al minimo perche' senno' l'acqua mi si ghiaccia. Questo per dirvi che comunque ci sono persino alcune comodita', come ad esempio l'indispensabile ventilatore

Uscendo dalla stanza ci si trova in un bel giardino. Basta alzare gli occhi per vedere la fortezza, di cui ancora non so molto, ma magari mi informo e poi vi faccio sapere. Attraversando il giardino e girandosi si puo' vedere la porta della mia stanza, indicata dalla freccetta. La stanza immediatamente a sinistra e' di Susan, e quella dopo di Jolanda. Ma la mia e' l'unica con la connessione Internet, tie'!.... (Anche se in questi giorni sta facendo parecchie bizze...)

Vi ho gia' mostrato una foto della cosiddetta "palestra", ma eccone un'altra dove si vede bene anche il biliardo. C'e' infine la sala da pranzo, dove ci si siede al tavolo e si mangia (come in tutte le sale da pranzo degne di questo nome). Cosa si mangia? Pollo.

Non ci sono camerieri, evidentemente. Le "pietanze" (cosi' dette perche' per la maggior parte fanno pieta') vengono adagiate su un tavolo vicino, e ciascuno si serve a suo piacimento. C'e' da dire che non c'e' mai tanta gente a mangiare. I clienti fissi sono due: uno e' il sottoscritto, l'altro e' una tipa thailandese che per due settimane ho pensato fosse coreana. Persona estremamente meticolosa e metodica: si riempie sempre il piatto come se non mangiasse da eoni, e pezzettino dopo pezzettino, carotina bollita dopo carotina bollita, si finisce tutto. Poi si serve di nuovo e ricominicia. I suoi pasti durante il triplo dei miei.
Non pensiate comunque che mangio tanto: in genere sto qui solo a cena, mentre i pranzi li consumo in ufficio. Per la verita', sono loro che stanno consumando me... e' come mangiare tutti i giorni da McDonald's. Solo che, a confronto, McDonald's e' un modello di igiene e salutismo. Ho una mezza idea di fare qualche foto, la prossima volta... se ai miei "compagni di merende" la cosa non da' fastidio.

C'e' infine la sala TV, adiacente alla sala da pranzo e separata solo da un arco. Potete notare il computer comune, perennemente collegato a Internet, e la televisione perennemente accesa, tipicamente sintonizzata sulla BBC.

Bene, questa e' piu' o meno la guest house 2. Spero non vi siate annoiati. In caso contrario... un bel chi se ne frega non ce lo mettete? :P